lunedì 11 agosto 2008

CAPO DI OSCE: I GIORNI DELLA MEDIAZIONE RUSSA SONO FINITI

HELSINKI, Agosto 9 (Reuters) – L’intervenzione militare efettuato dalla Russia significa che essa non può più tornarsi alla posizione di un mediatore onesto tra le parti nel conflitto di Ossetia del Sud, ha dichiarato sabato il capo del gruppo maggiore dell’Europa della securità e diritti umani.

“In questo momento la Russia rappresenta una delle parti del conflitto e non un mediatore, e questo fatto dovrà essere riflessa quando la cessione del fuoco e negoziati per la pace prenderanno l’inizio» ha ditto alla pressconferenza il ministro degli affair esteri di Finlanda e il capo attuale del Organizzazione dei 56 paesi per Securità e Cooperazione in Europa Alexander Stubb.

E’ evidente, che non esiste la via dietro a status quo, a quello che era prima”, ha ditto Stubb prima di partire per la regione.

Venerdì le truppe russe sono entrati nel Ossetia del Sud, dopo qualche ora Georgia ha lanciato un’offensiva in grande stile orientata per la restorazione del controllo sulla regione il quale si è separate dopo la Guerra negli anni 1990.

Le forze di pace contenenti 500 membri da tutte e tre parti della Russia, Georgia e Ossetia del Sud sorvegliavano la tregua nella regione, il quale è stato cessato questa settimana.

Stabb ha ditto che stava per partire per la Georgia lunedì per incontrarsi con il presidente Mikheil Saakashvili e poi proseguire per Mosca lunedì o martedì per incontrarsi con il ministro degli affair esteri Sergei Lavrov.

“Le aspettative di una soluzione rapida devono essere menomate” ha ditto Stubb, “Sulla scala da uno a dieci siamo circa alle due”.

Inoltre, Stubb ha ditto che non si domanda se il conflitto in corso sia una Guerra o no. “Questo è una Guerra senza dubbio. Non c’è nessuna ragione di chiamarlo in un altro modo”.

L’OSCE sta sorvegliando la securità nella regione e ha il mandato per promuovere i negoziati tra le parti del conflitto.

Nessun commento: